Prima tappa del gemellaggio tra Invorio e quattro paesi francesi

I rappresentanti d'Oltralpe sono attesi in Italia il 14 aprile

Prima tappa del gemellaggio tra Invorio e quattro paesi francesi
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Prima tappa del gemellaggio tra Invorio e i paesi della Vallèe de la Durèze nello scorso fine settimana.

Prima tappa dei gemellaggi con 4 cittadine d'Oltralpe

E' iniziato nel fine settimana del 10 e 11 marzo il percorso che porterà alla stipula dei patti di gemellaggio tra Invorio e 4 comuni della Vallèe de la Durèze, in Francia. Infatti il sindaco Roberto Del Conte ha guidato in Francia la comitiva composta dall'assessore Michela Baratelli, dalla presidente del consiglio comunale Cristiana Colombo. Era presente anche la consigliera Simona Munaro, Giuseppe Fabiano, promotore dell’iniziativa e rappresentante del comitato dei gemellaggi. (insieme al sindaco, a Colombo, all'insegnante Laura Geronda e al delegato della Pro loco Edi Valsesia).

Una cerimonia molto partecipata

Per suggellare l'alleanza simbolica che unirà Invorio con i paesi di Coubeyrac, Gessac, Julliac e Pessac, Del Conte ha firmato i primi documenti ufficiali. Il tutto è avvenuto in una partecipatissima cerimonia che ha avuto luogo nella cittadina di Gessac. Come simbolo di pace e di fratellanza il primo cittadino ha portato in dono ai sindaci dei quattro comuni francesi una targa e i formaggi tipici del Vergante. La cerimonia rappresenta uno dei momenti conclusivi di un percorso lungo e difficile. Un percorso che dopo anni porterà gli invoriesi a sentirsi legittimamente fratelli e sorelle degli abitanti della Vallèe de la Durèze, nella zona di Bordeaux. Il 14 aprile i rappresentanti francesi sono attesi in paese per la parte "italiana" della cerimonia.

Il sindaco è soddisfatto

Decisamente soddisfatto del percorso intrapreso si è mostrato il primo cittadino. "In un tempo in cui ci sono molte divisioni – dice Del Conte - in cui i Paesi impongono nuovi dazi doganali e alzano dei muri, anche per tenere lontane persone che vivono nello stesso continente, noi con il gemellaggio abbattiamo una volta per tutte le barriere. Promuoviamo la cultura dello scambio, della pace, ci apriamo alla comunicazione con zone diverse. Non è stato facile arrivare a questo punto, dal momento che l'iter del gemellaggio è lungo e pieno di difficoltà. Tutto è iniziato nel corso del mandato del mio predecessore Dario Piola, che organizzò numerosi “pranzi dell'amicizia”. Da allora è stato necessario fare molta strada, facendo approvare il regolamento per il gemellaggio prima dal consiglio comunale e poi dalla giunta. Infine l'operazione ha richiesto anche l'approvazione del Consiglio dei ministri".

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