Attraversa Italia intera a piedi e fa tappa a Castelletto

L'impresa di Micheal Zani aveva un fine sociale

Attraversa Italia intera a piedi e fa tappa a Castelletto
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Attraversa Italia intera senza mai chiedere "un passaggio" per sensibilizzare i cittadini.

Attraversa Italia intera compiendo una vera impresa

Di questi tempi imprese come quella compiuta da Micheal Zani non si vedono certo tutti i giorni. Il giovane, originario di Pieve Vergonte, è partito nella primavera dell'anno scorso dal Vco e ha compiuto un viaggio fino alla punta estrema della Sicilia per poi tornare in Piemonte. La penultima tappa del suo viaggio è stata Castelletto Ticino, dove è stato ospitato nella casa parrocchiale del paese. Da quando è partito, circa un anno fa, ha macinato passo dopo passo circa 5.000 chilometri.

Una finalità sociale nella scelta del viaggio

Al di là dell'impresa sportiva in sé, ciò che ha mosso Micheal è stata soprattutto una finalità sociale. "Ho deciso di compiere questa impresa - racconta infatti il giovane Micheal - perché è sempre stato un mio sogno fare un viaggio di questo tipo. E allo stesso tempo anche perché ho voluto sensibilizzare la popolazione e tutte le persone che mi hanno seguito nei confronti di un’associazione che voglio sostenere. Si tratta del gruppo Mosaico di Baveno, che si occupa di orientamento sanitario e solidarietà. Ho viaggiato per tutti questi chilometri anche per dimostrare che ci sono ancora tante brave persone e che noi giovani non siamo interessati solo alla realtà mondana".

Un'impresa possibile grazie all'appoggio di tante persone generose

Il viaggio di Micheal è stato possibile grazie al sostegno di tante realtà. Come la casa parrocchiale di Castelletto che lo ha accolto permettendogli di fare tappa e riposarsi. E' stato infatti ospitato a casa di molti privati cittadini che lo hanno seguito sul suo blog, così come nelle sedi di alcune Pro loco, nei conventi e negli oratori. "Per concludere un viaggio di questo tipo - dice - bisogna chiaramente essere preparati. Io mi sono posto delle regole e le ho seguite fino in fondo. Ho dovuto cambiare tre paia di scarpe e ho perso una decina di chili. Mi sono affidato all’ospitalità delle persone che mi seguivano sulla mia pagina Facebook o ai conventi, alle parrocchie, persino al cosiddetto “couch surfing” quando le necessità lo richiedevano".

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