Locali hard nell'aronese: chiesto aggravamento condanne

Operazione poker d'assi.

Locali hard nell'aronese: chiesto aggravamento condanne
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Locali hard tra Arona e Castelletto: in corte d'appello l'accusa ha chiesto l'aggravamento delle condanne degli imputati.

Locali hard i fatti

Operazione Poker d’Assi, a poco più di cinque anni dal pronunciamento della sentenza di primo grado, il processo, che si era concluso con 19 condanne (14 delle quali a carico di altrettanti esponenti delle forze dell’ordine, tra carabinieri e poliziotti all’epoca dei fatti in servizio tra Arona e Romagnano Sesia), è arrivato davanti ai giudici della prima sezione penale della Corte d’Appello di Torino.

L'appello

Ad appellare la sentenza non solo i difensori ma anche lo stesso pubblico ministero che aveva coordinato l’inchiesta culminata nel 2006 con la chiusura di night e motel nella zona dell’aronese. A processo finirono in 23, cinque tra gestori, dipendenti e collaboratori dei locali e 18 esponenti delle forze delle forze dell’ordine; due degli imputati furono assolti, per altri due si pronunciò sentenza di non luogo a procedere.

L'aggravamento

Per i 19 condannati furono inflitte pene comprese tra 1 anno e dieci mesi e 7 anni e 4 mesi. A sostenere anche in secondo grado l’accusa lo stesso sostituto novarese, Ciro Caramore, pubblico ministero in primo grado, che l’altro ieri, in
conclusione di requisitoria, ha chiesto, senza entrare nello specifico delle singole posizioni, un generico aggravamento delle condanne e, in via subordinata, la conferma di quelle emesse dai giudici novaresi. In calendario, già fissate, altre due udienze, una a gennaio e una a febbraio, per le discussioni delle difese e sentenza.

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