Confessione estorta e la preoccupazione per Ahamad cresce

I colleghi di Novara credono nella sua innocenza

Confessione estorta e la preoccupazione per Ahamad cresce
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Confessione estorta e un video nel quale il ricercatore Ahmadreza Djalali  ammette di essere una spia.

Confessione estorta

Un video in cui Ahmadreza Djalali ammette di essere una spia per Israele. Una notizia in realtà già nota, quella della confessione, che però viene divulgata dalla televisione araba in questi giorni. Un modo, secondo il mondo universitario europeo, per preparare l'opinione pubblica alla condanna a morte del ricercatore iraniano, fornendo presunte prove di colpevolezza.  Lo scienziato iraniano ha lavorato dal 2012 al 2015, nel Centro di ricerca sulla medicina dei disastri, era un esperto nella organizzazione degli ospedali in caso di catastrofi e si era trasferito a Novara con la famiglia, la moglie Vida e i due bambini Amitis, oggi quindicenne, e Ariou, 5 anni. Oggi la famiglia vive in Svezia.

La posizione dei colleghi dell'Università

I colleghi dell'Università del Piemonte Orientale hanno sempre creduto nell'innocenza di Ahamad. E hanno letto con attenzione tutte le carte relative al processo, dove appunto, il ricercatore ribadisce il rifiuto a diventare spia del governo iraniano. Tra l'altro, i presunti temi sui quali il ricercatore avrebbe relazionato, non sono nemmeno trattati dalle università europee con le quali ha collaborato.

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