Incidente mortale di Pagno: ecco il racconto di quella notte

In tribunale le testimonianze su quel terribile schianto

Incidente mortale di Pagno: ecco il racconto di quella notte
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Incidente mortale sulla Statale 32: in aula la testimonianza di un amico di Matteo Pagnoncelli.

Incidente mortale: inizia il processo per stabilire la verità su quella terribile notte

Era il 20 giugno del 2015 quando la vita del borgoticinese Matteo Pagnoncelli, (soprannominato Pagno) 24 anni, finì tragicamente sull'asfalto all'incrocio della Statale 32. Il giovane era in sella alla sua moto, quando per cause che saranno stabilite in tribunale si scontrò contro l'auto di un gatticese, E.F. le sue iniziali, 35 anni, e perse la vita. Da pochi giorni è iniziato il processo grazie al quale sarà stabilita la verità su quella terribile notte. Il gatticese che guidava la vettura che secondo l'accusa tagliò la strada al giovane motociclista rischia una condanna per omicidio colposo.

In aula sfilano i testimoni e parla un amico di Matteo

Nel corso delle prime sedute del processo hanno parlato i testimoni dell'accusa. "Matteo era davanti in moto - ha raccontato un amico che era con Pagno quella notte - io lo seguivo in auto. Arrivavamo da Dormelletto ed eravamo diretti a Borgo Ticino, quando all'improvviso una macchina, che scendeva dalla strada di Borgomanero, si è immessa senza fermarsi, gli ha tagliato la strada. Lui si è spostato sulla parte sinistra, ma in quel momento dall'altra parte arrivava un'altra macchina". E lo scontro contro la seconda auto fu fatale per il giovane centauro.

Il racconto del guidatore dell'auto contro cui si schiantò Pagno

In tribunale ha preso la parola anche l'autista che guidava la vettura contro cui Pagnoncelli, per evitare lo scontro con l'auto che avrebbe invaso l'incrocio, si schiantò. "Quella sera stavo andando verso Arona - ha raccontato il guidatore di questa seconda vettura - viaggiavo con mia moglie e i miei cognati. Quando sono arrivato all'altezza dell'incrocio (con la strada per Gattico, ndr) ho visto la moto. E' stata una questione di attimi. Ho sentito un urlo e poi la botta sulla mia macchina, ho inchiodato, sono sceso per soccorrere il ragazzo, si lamentava. Ho visto che perdeva sangue dalla testa, non l'ho toccato. Intanto era già arrivata altra gente e qualcuno stava chiamando il 118. Ho visto che c'era una macchina grigia, ma non so da dove arrivava. No, non ho visto se poi se n'era andata, io guardavo il ragazzo".

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