Maifredi derubata: rapina alla ditta di autotrasporti

I malviventi hanno minacciato uno dei dipendenti dell'azienda castellettese con un punteruolo

Maifredi derubata: rapina alla ditta di autotrasporti
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Maifredi derubata nella notte di  venerdì 27: è ancora caccia ai rapinatori che hanno colpito in scooter.

Maifredi derubata da due malviventi in motorino

E' avvenuta nella notte di venerdì 27 ottobre la rapina che ha scioccato un intero paese. Due criminali in scooter sono entrati all'interno dello stabilimento della ditta Maifredi, l'azienda di autotrasporti di via Sivo, e hanno rubato 3mila euro. Il bottino è stato consegnato ai malviventi da un dipendente che è stato minacciato con un punteruolo. Probabilmente i due criminali conoscevano bene l'azienda e la sua organizzazione. Infatti hanno tentato il colpo nel momento in cui la vigilanza era meno presente e in cui erano sicuri di poter trovare un buon quantitativo di denaro in cassa.

La sequenza è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza

Le telecamere dello stabilimento hanno catturato le immagini della rapina e ora le registrazioni sono state consegnate alle forze dell'ordine che stanno indagando sulla vicenda. Infatti la sequenza catturata dalle telecamere racconta una storia ben precisa. I malviventi sono stati avvistati mentre viaggiavano in motorino all'esterno della struttura, nel parcheggio. Come se stessero studiando la situazione prima di colpire. Poi smontano dal mezzo e indossando ancora un casco e un berretto a coprire il volto minacciano con un punteruolo prima un addetto nel parcheggio e poi l’impiegato all’ingresso dello stabilimento. Spintonano il dipendente, lo minacciano e si fanno consegnare tutti i soldi.

Adesso è caccia alla ricerca del colpevole

Subito dopo la rapina sul posto si sono precipitati i carabinieri e gli agenti della polizia locale. L’impiegato alla reception ha sporto denuncia per minacce e i due malviventi dovranno ora fuggire per non rispondere dell’accusa di rapina. I carabinieri stanno indagando sulla questione e stanno scorrendo le immagini delle telecamere fotogramma per fotogramma nel tentativo di risalire all'identità dei malviventi. I due probabilmente non avevano paura di essere scoperti, perché nelle immagini raccolte si muovono con estrema naturalezza nel parcheggio e negli uffici dell'azienda.

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