Aldo Rho lascia la guida della casa di riposo di Meina

Fondamentale per la sua esperienza nella struttura la figura di Monsignor Moretti

Aldo Rho lascia la guida della casa di riposo di Meina
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Aldo Rho traccia un bilancio della sua esperienza alla casa di riposo Ratti e annuncia il ritiro dal vertice.

Aldo Rho lascia il timone

Il nuovo Consiglio direttivo della casa di riposo Ratti di Meina sta per essere insediato. Aldo Rho, che ne è stato consigliere dal 2009, fa il punto sui suoi anni trascorsi al servizio degli anziani e sul buon funzionamento della struttura, che dal 2014 è stata riconosciuta ufficialmente come Rsa e nel 2015 come Onlus. Numerosi i ricordi e i volti conosciuti in quel luogo. "Io, inizialmente sono arrivato qui come volontario dell'Avo - dice - fondamentale per me è stato l'incontro con Monsignor Giovanni Moretti, che il 14 luglio del 2007 pose la prima pietra della nuova struttura che andava ad aggiungersi al vecchio edificio da ristrutturare. Sono grato a lui che dall'alto della sua competenza e lungimiranza mi ha sempre spronato ad andare avanti. Da consigliere comunale mi sono dimesso per occuparmi della Casa di Riposo. Entrato nel Consiglio direttivo venni nominato Vicepresidente, poi a seguito di controversie ebbi la tentazione di dimettermi, ma Monsignore mi disse con tono imperioso e perentorio: “Non dimissioni, ma missione!” Lì compresi che il mio compito era di affiancarlo nella raccolta di fondi e finanziamenti presso le banche, per terminare di costruire l'area nuova".

Una lunga esperienza da amministratore delegato

All'anziano Monsignore, da poco scomparso, Rho deve tantissimo. "Ci sono state delle notti - continua - dove non ho dormito per la preoccupazione di reperire il denaro per far fronte ai pagamenti. Gestire una struttura come questa, con 53 posti letto, ha dei costi elevati sia come conservazione strutturale in regola con le normative vigenti, sia come gestione costi del personale. Ho cercato di svolgere il mio mandato con serietà e impegno. Sono sempre stato chiamato e nominato dai sacerdoti di Meina. Non sono mai stato presidente, preferendo il ruolo di amministratore delegato. Ho avuto la fortuna di intrattenere rapporti d'amicizia con tanta gente, i degenti e i loro familiari, il personale laico e religioso. Certamente da questa esperienza ho ricevuto molto di più di quello che ho dato".

La decisione di lasciare dopo la morte di Monsignor Moretti

Dopo la scomparsa della sua guida, del suo punto di riferimento, Rho ha quindi pensato di cambiare e di lasciare il vertice della struttura. "Dopo la morte di Monsignor Moretti - continua infatti - con il raggiungimento dei limiti d'età miei e il suo lascito alla Casa di riposo del valore di 300mila euro da gestire, si è chiuso un ciclo. E' giusto che ci sia un ricambio generazionale con consiglieri più giovani. Tornerò a fare il volontario dell'Avo in questa casa, che come il monsignore, sento un po' mia".

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