Bufala Whatsapp non è da pagare il rinnovo

Come difendersi dalla truffa

Bufala Whatsapp non è da pagare il rinnovo
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Bufala Whatsapp continua la truffa online che chiede soldi per il rinnovo.

Bufala Whatsapp

Continua la bufala del fantomatico rinnovo di WhatsApp a 0,99 euro a pena della perdita di tutti i dati. Si tratta di un falso messaggio: Whatsapp continua a essere gratuita. Provano in tutti i modi hacker e truffatori telematici per sottrarre dati sensibili o attivare servizi a pagamento non voluti tramite messaggi che destano allarme nei meno accorti. Uno dei metodi più utilizzati è proprio quello d’inviare un messaggio via email o messaggeria istantanea con il quale si paventa la perdita di tutti i propri contenuti Whatsapp, tra cui media come immagini e video se non si rinnova l’account entro 24 ore al modico costo di 0,99 euro all’anno. Nulla di più falso: non solo l’app Whatsapp continua a essere gratuita ma, peraltro, i suoi sviluppatori non utilizzano mai questi canali per comunicare le richieste di aggiornamento che sono disponibili sui vari portali o market online.

L'allarme

Lo “Sportello dei diritti”  informa che è stato pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post pubblicato su “Commissariato di PS On Line – Italia” l’invito a prestare attenzione a uno dei messaggi che ci può pervenire e che, per l’appunto, riguarda Whatsapp. In particolare un fantomatico annuncio dal seguente testo: “Gentile Cliente, Attenzione! Il tuo account WhatsApp Messenger è scaduto. Per evitare questo, si prega di rinnovare il tuo account. Il tasso di sottoscrizione è di 0,99 Euro all’anno. rinnovare il più presto possibile, per evitare la perdita di tutti i media (immagini,video,storico). abbonamento. Cordiali saluti, Whatsapp S.p.A. © 2017 ǀ P.IVA 00897254966”. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: WHATSAPP.C’è ancora chi prova con questa truffa.”

Come difendersi

Il modo migliore per difendersi, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è quello di non rispondere mai a questi messaggi. Non cliccare quindi sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Il problema che tuttora persiste, però, è che molti continuano a cascarci per il tipo di testo che è fatto in modo da allarmare coloro che hanno un account Whatsapp facendolo preoccupare sulla possibilità di perdere il servizio e i dati conservati. Nulla di tutto ciò, però può accadere. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, accertarsi sempre della provenienza del messaggio ed evitare di seguire le istruzioni contenute. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti dell'associazione info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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