Frodi creditizie e furti di identità: in Piemonte boom di casi

Di questi 61 si sono verificati in provincia di Novara, il primato spetta a Torino.

Frodi creditizie e furti di identità: in Piemonte boom di casi
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Frodi creditizie: il Piemonte si posiziona al 7° posto della graduatoria nazionale guidata dalla Campania.

Frodi creditizie: i dati

In Piemonte, sono stati ben 835 i casi di frodi creditizie e furti d’identità registrate nel primo semestre 2018 contro i 566 casi del corrispondente periodo del 2017, un dato (fornito dall’osservatorio Crif) che posiziona la regione al 7° posto della graduatoria nazionale guidata da Campania (1.758 casi), Lombardia (1.505 casi) e Lazio (1.360 casi). Questo significa che ogni giorno sono stati rilevati più di quattro casi. A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Torino, con 478 casi (che la collocano al 4° posto dopo Napoli, Roma e Milano), davanti a Cuneo, con 93 casi, e Alessandria, con 87 casi. Novara conta 61 casi, Vercelli 46 e il Vco 15.

Il profilo delle vittime

In prevalenza si tratta di uomini (63,4%), che vedono anche aumentare il peso sul totale (+12,2%) mentre la fascia di età maggiormente colpita è risultata essere quella compresa tra 41 e 50 anni (con il 25,6% del totale). Sono però gli over 60 ad aver fatto registrare l’incremento più consistente (+8,8% rispetto al primo semestre 2017).

Le principali tipologie di beni e servizi acquistati attraverso una frode creditizia

Anche nei primi 6 mesi dell’anno in corso l’acquisto di elettrodomestici mediante un prestito ottenuto in modo fraudolento resta la tipologia più diffusa, con una incidenza del 30,9% sul totale (seppur con una incidenza in sensibile diminuzione rispetto al corrispondente periodo 2017) ma una vera e propria esplosione dei casi (+49,8%) si registra per la categoria auto-moto, il cui peso arriva al 13,6%, seguita dai crediti relativi a spese per immobili e ristrutturazioni (10,8% del totale; quasi +30%) e per articoli di arredamento (10,4%), che raddoppiano la loro incidenza. Da sottolineare anche il significativo aumento dei casi che hanno come oggetto finanziamenti relativi all’acquisto di elettronica e telefonia (+65%), trattamenti estetici e medici (+30%), anche se il loro peso si ferma al 5,5% del totale.

La tipologia di finanziamento oggetto di frode

La forma tecnica del prestito finalizzato continua a fare la parte del leone, arrivando a rappresentare il 72,2% dei casi totali, con una incidenza cresciuta del +28% rispetto al primo semestre 2017 e con un importo medio pari a 5.400 euro. Al secondo posto si confermano le frodi perpetrate sulle carte di credito, con una quota del 12,2% dei casi, seguite da quelle sui prestiti personali, con il 7,1%.

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