Interruzione di gravidanza una delibera in Regione

Il provvedimento chiede la piena attuazione della legge 194.

Interruzione di gravidanza una delibera in Regione
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Interruzione di gravidanza una deliberazione regionale chiede la piena applicazione della legge 194. Lo riportano i colleghi di notiziaoggivercelli.it

Interruzione di gravidanza indicazioni dalla Regione

“Indirizzi e criteri per garantire l’effettivo accesso alle procedure per l’interruzione della gravidanza ai sensi dell’articolo 9, comma 4 della legge 22 maggio 1978, n. 194”: questo il tema della deliberazione approvata ieri in consiglio regionale. Voluta da Liberi e Uguali, a prima firma Grimaldi è stata sottoscritta da tutta la maggioranza e dal Movimento 5 Stelle. Il testo della delibera ha assorbito gli emendamenti proposti dalla consigliera Conticelli.

I numeri

«La delibera è la prima in Italia a rendere stringente l’articolo 9 della legge del 1978, che sancisce il dovere delle strutture sanitarie di assicurare il diritto all’interruzione di gravidanza e assegna alla regione il controllo sull’attuazione della legge anche attraverso la mobilità del personale – spiega il capogruppo Marco Grimaldi – la proposta nasce dai dati allarmanti dell’obiezione di coscienza, salita al 70% in Italia nel 2015, con punte del 90 in alcune regioni. In Piemonte gli obiettori sono il 67%, sotto la media nazionale, tuttavia il 47% degli aborti in Piemonte e l’87% a Torino vengono effettuati in un unico presidio: il Sant’Anna. Non solo: ormai tutte le ricerche mostrano che nella gran parte dei casi l’obiezione non è ideologica, ma scelta per motivi di organizzazione o per un eccesso di carico di lavoro».

QUI UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO.

In foto, il gruppo regionale Liberi e Uguali

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