La danzaterapia di Arona fa emozionare l'Italia

Il popolarissimo sito Fanpage.it ha dedicato un video al corso tenuto da Luana Bigioni negli scorsi mesi in via San Luigi.

La danzaterapia di Arona fa emozionare l'Italia
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La danzaterapia come ricetta per affrontare meglio le difficoltà fisiche e psicologiche legate alla malattia.

La danzaterapia: di cosa si tratta?

Cosa accade quando la malattia e la sofferenza fisica e psicologica incontrano la danza? La risposta arriva da Arona, grazie al corso di danzaterapia per malati di Parkinson che nei mesi scorsi si è svolto nel salone di via San Luigi sotto la guida di Luana Bigioni, danzaterapeuta clinica.
A portare alla ribalta nazionale questo piccolo e prezioso progetto, che ha preso forma sul Lago Maggiore, un video, arrivato a quasi due milioni di visualizzazioni in pochi giorni, realizzato dal seguitissimo sito web «Fanpage.it». Il video racconta da vicino, attraverso riprese effettuate durante uno degli incontri aronesi e interviste ai protagonisti, i benefici che la danza porta nella vita di chi soffre di questa patologia. «Non mi muovevo, è da 15 anni che sono malata di parkinson, la mia situazione è migliorata tantissimo» racconta una delle protagoniste del corso. Certo, non è stato facile da subito lasciarsi andare, poi il piccolo miracolo è avvenuto: «Eravamo impacciati, sembravamo un po’ ridicoli, adesso invece mi prende proprio l’anima» racconta un altro danzatore.

Qui il link al video

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/XIaIL-Sw9Ku1MxfW

Benefici fisici e psicologici

Innegabili i benefici dal punto di vista fisico: essendo il Parkinson una malattia che tende a irrigidire la muscolatura colpendo soprattutto il movimento e l’equilibrio, la danzaterapia rilassa i muscoli e stimola un maggiore controllo del proprio corpo, attraverso una serie di esercizi e movimenti liberi, anche con l'aiuto di teli e palloncini. Ma altrettanto importanti i risvolti psicologici: «Mi sento meglio - prosegue uno dei racconti - ti senti estasiato, è una sensazione bellissima, la consiglio a tutti, non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere». «Soprattutto - racconta un altro partecipante al corso - quello che ci fa bene è stare in compagnia, diventa una sorta di terapia di gruppo, c’è uno stimolo che rimbalza da uno all’altro. La patologia tende a favorire la depressione, invece stare in gruppo aiuta un po’ tutti a stare meglio in generale».

Bigioni: "Muovere il corpo significa muovere le emozioni"

Parole che sono la più importante gratificazione per chi come Luana Bigioni ha fatto della danzaterapia la propria missione: «Ho seguito un percorso di studi triennale presso l’Accademia Lyceum di Milano dove ho avuto l’opportunità di studiare nello specifico il metodo clinico, per questo ho una formazione che mi porta ad avere una attenzione particolare non solo al benessere ma all’applicazione della danzaterapia alle varie patologie. Importante è stata anche l’esperienza nei due anni precedenti di attività individuale con una malata di Parkinson ospite della casa di riposo di Oleggio. Ad Arona sono arrivata dopo aver contattato l’Associazione Parkinsoniani Novara e Vco per proporre le mie attività, loro hanno accolto positivamente l’idea di un corso ed è andata davvero bene: c’erano sempre una decina di persone, a volte anche di più, ed è stata una bellissima esperienza per tutti». Grazie alla danzaterapia per i malati si apre infatti un nuovo mondo di possibilità e l’esperienza aronese ne è stata la prova lampante: «Hanno vissuto emozioni fortissime - racconta Bigioni nel video - e lo sento per l’energia che loro mi rimandano: sicuramente muovere il corpo significa muovere anche le emozioni che ci sono dentro di noi».
E, si sa, quando si mettono in moto le emozioni tutto può accadere e nessuna barriera fisica è davvero invalicabile: «Mi sembra di volare - racconta una delle protagoniste - come volano i palloncini... volo anche io!». Provare per credere insomma.

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