Mutui swap Borgomanero: chiuso il contenzioso con Unicredit Bank

Il contenzioso tra il Comune e Unicredit Bank è stato chiuso.

Mutui swap Borgomanero: chiuso il contenzioso con Unicredit Bank
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Mutui swap Borgomanero: finalmente la parola fine sul contenzioso.

La parola fine sul contenzioso dei mutui swap

E’ finalmente stata messa la parola fine al contenzioso con Unicredit Bank dopo anni di battaglia legale. Nel 2006 il Comune di Borgomanero aveva infatti sottoscritto con la banca dei derivati per evitare di pagare degli interessi troppo alti sui mutui. Il problema è però nato al cambio del mercato: i derivati (i cosiddetti swap) avevano iniziato a imporre degli interessi troppo alti su quei mutui. Nel 2014 il Comune aveva allora deciso di annullare il contratto (che sarebbe scaduto nel 2026) in autotutela, ed era stato citato dalla banca, che ha aperto il contenzioso.

La questione è stata rimbalzata tra tribunali

Da qui nacque un nuovo problema: il Consiglio di Stato infatti, organo al quale la questione era stata posta, aveva rinviato tutto il procedimento al tribunale ordinario. «Da qui era rimasto aperto il contenzioso - ha detto Ignazio Stefano Zanetta al consiglio di giovedì 26 luglio - ma senza procedere nella causa al tribunale civile. L’amministrazione comunale e Unicredit hanno dialogato per trovare una soluzione che potesse risolvere la cosa senza interventi giudiziari». Zanetta ha sottoposto al Consiglio quindi l’accordo transativo stipulato tra il Comune e Unicredit per chiudere il contenzioso. «Unicredit ha revocato i contratti nel 2016 posti in essere con il Comune, chiedendoci il pagamento di 2milioni 957mila euro, oltre eventuali interessi. In questi anni abbiamo vincolato ogni anno 200mila euro per eventuali interessi moratori nel caso in cui fossimo stati condannati a farlo. Ad oggi la soluzione che andrà a chiudere definitivamente il contenzioso». La cifra su cui si è stipulato l’accordo è pari a 1 milione e 450mila euro: «Abbiamo calcolato agli interessi sul contratto derivato fino a marzo 2018, e sono pari a questa cifra - ha concluso Zanetta - Da qui in poi il Comune non avrà più né contenziosi né interessi da pagare per finanza derivata».

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