Nuovo giardino e nuova sala d'attesa in ospedale

Nuovo giardino per il reparto di psichiatria e nuova sala d'attesa per l'oncologia

Nuovo giardino e nuova sala d'attesa in ospedale
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Nuovo giardino per il reparto di psichiatria e nuova sala d'attesa per l'oncologia dell'ospedale Maggiore di Novara.

Il nuovo giardino per psichiatria

La cura del disagio psichico avviene necessariamente attraverso la relazione che coinvolge pazienti, famigliari, infermieri, medici. Sulla base di questa premessa, la Scdu Psichiatria dell’Aou Novara, diretta dalla prof.ssa Patrizia Zeppegno, da tempo si occupa dei pazienti con un approccio di riabilitazione precoce, che prevede il loro coinvolgimento in attività di gruppo che si svolgono già nel contesto del reparto per acuti, quando possibile fin dai primi giorni del ricovero.

Ciò avviene attraverso la partecipazione ad attività che fanno parte del quotidiano delle persone: a partire dalla lettura del giornale al mattino, all’ascolto di musica e canzoni, alla visione di film, alla redazione del giornalino della clinica psichiatrica, alla lettura della fiaba della buonanotte che si conclude con una camomilla calda. Condizioni climatiche permettendo, alcune delle attività di riabilitazione precoce potranno essere effettuate nel giardino:  ad esempio la lettura del giornale, il gruppo redazione ed il gruppo canto. Ma anche altre potranno essere effettuate in questo spazio, da quelle più “ricreative”, come prendere il caffè in un contesto gradevole e fare due passi all’aperto, a quelle con una valenza maggiormente terapeutica, come ad esempio il risveglio muscolare, progetto che attualmente rappresenta un “work in progress”, un tassello di un progetto più globale finalizzato alla salute fisica ed alla qualità di vita del paziente con disturbo psichiatrico nell’ottica della recovery. Il giardino ha una superficie di circa 45 mq; è stato realizzato in tre mesi, con un costo di 7 mila euro.

La sala d'attesa di oncologia

Nell’ambito della riorganizzazione degli spazi e dell’attività all’interno della Scdu di Oncologia diretta dal gennaio 2018 dalla prof.ssa Alessandra Gennari, la nuova sala d’attesa soddisfa una delle esigenze più sentite in quanto consente di accogliere i pazienti, il cui numero è progressivamente aumentato negli anni, in un ambiente più ampio rispetto alla precedente sala, più luminoso e confortevole.

Un intervento che non va sottovalutato:  in quanto luogo d’accoglienza e primo ambiente incontrato dagli utenti è determinante nella formazione del giudizio del paziente sul luogo di cura e nell’instaurazione del rapporto di fiducia  tra paziente e struttura che lo accoglie, contribuendo  innanzitutto ad alleviare il sentimento di inevitabile disorientamento che si prova, soprattutto nell’ambito sanitario e nel contesto di una patologia quale quella oncologica dai complessi risvolti psicologici.

Parte dell’arredo è stato donato dalla prof.ssa Maria Grazia Buschini, in memoria del marito, il prof. Luca Malagutti, a lungo in cura presso la struttura di Oncologia, che si è avvalsa anche dei consigli professionali dell’architetto Andrea Bertinotti.

Il nuovo spazio consentirà inoltre di prevedere e organizzare attività di intrattenimento sotto la supervisione della psiconcologa dott.ssa Sara Rubinelli, non solo per i pazienti ma anche per gli accompagnatori,  al fine di gestire e  ridurre l’ansia dell’attesa e la fatica emotiva che questa comporta. La nuova sala d’attesa è di circa 50 mq ed è costata 70 mila euro.

 

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