Preoccupazione di Confartigianato per il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla SS34

Il commento in un comunicato stampa.

Preoccupazione di Confartigianato per il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla SS34
Pubblicato:
Aggiornato:

Divieto di transito imminente per i mezzi pesanti sulla Statale del Lago Maggiore a Cannobio: la preoccupazione di Confartigianato Piemonte orientale.

Preoccupazione di Confartigianato per l'imminente divieto di transito sulla SS34

Preoccupazione di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale per il prossimo divieto di transito  lungo la statale 34 del lago Maggiore, nel comune di Cannobio. Questo è l’intendimento dell’Amministrazione comunale cannobina che nel prossimo mese di ottobre avvierà il rifacimento del manto stradale nel centro cittadino, deviando il traffico lungo il lago, che diventerà a doppio senso per mezzi fino a 35 quintali, mentre i mezzi pesanti saranno deviati  nella zona industriale, limitatamente ai mezzi fino a 24 tonnellate di massa complessiva a pieno carico. I veicoli più pesanti non potranno circolare.

"Questa limitazione determinerà danni economici"

“Questa limitazione al traffico - spiegano da Confartigianato con un comunicato - che sembra non prevedere  deroghe né tanto meno fasce orarie di applicazione, determinerà danni economici a diverse imprese del territorio” commenta il direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale Amleto Impaloni “Abbiamo informato prontamente della situazione insostenibile che si verrà a creare la Prefettura nonché il Vice Presidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna”.

"Il problema della mobilità"

“Una criticità, quella della SS34 del Lago Maggiore, che ancora una volta riporta in primo piano il problema della mobilità – sia dei veicoli privati che dei mezzi d’opera – e l’esigenza di trovare soluzioni praticabili e risolutive, come il progetto, poi non realizzato, della circonvallazione di Verbania e della costruzione delle gallerie verso la Svizzera” afferma Impaloni che auspica una larga intesa, anche con la vicina Svizzera, per una soluzione strutturale del grave problema della mobilità.

Seguici sui nostri canali