"Ragazzi morti tra le nostre braccia" Un castellettese soccorritore a Corinaldo

"Ragazzi morti tra le nostre braccia" Un castellettese soccorritore a Corinaldo
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"Ragazzi morti tra le nostre braccia. Fuori dal concerto l'inferno" Un castellettese soccorritore a Corinaldo.

Marco Farinelli

"Sembrava una notte come tante. Con il servizio di soccorso della Croce Verde di Ostra abbiamo aiutato una donna che si era sentita male, portandola in ospedale, e siamo tornati a dormire. Poi invece, alle 2 meno 10 di notte ha suonato il telefono. L’emergenza era massima: era necessario attivarsi".

Il racconto di una tragedia

E’ con queste parole che inizia il racconto di Marco Farinelli, castellettese trasferitosi nelle Marche da qualche anno, che in qualità di operatore della Croce verde di Ostra è intervenuto nella notte da incubo in cui a Corinaldo 6 persone sono morte e 120 sono rimaste ferite. Una tragedia avvenuta mentre si trovavano alla discoteca Lanterna Azzurra per assistere al concerto del rapper Sfera Ebbasta. Una storia terribile che ha rapidamente attirato l’attenzione di tutti i media nazionali.

"Morti fra le nostre braccia"

"Quando siamo partiti - racconta il giovane soccorritore - non avremmo mai immaginato di trovarci di fronte a uno scenario di quel tipo. Io abito proprio a Corinaldo da 11 anni. Dopo aver vissuto a Castelletto per la maggior parte della vita, mi sono trasferito qui nelle Marche. Conoscevo la discoteca e non è la prima volta che siamo chiamati a intervenire all’esterno di quel locale per un’emergenza. Ma una scena come quella che ci siamo trovati di fronte non me la sarei mai aspettata".

Il racconto del ragazzo sul Giornale di Arona in edicola.

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