Tassa del sudore, ecco cosa sta facendo discutere i ciclisti

Chiunque vorrà iscriversi a gare di qualsiasi grado dovrà pagare una tassa alla Federazione

Tassa del sudore, ecco cosa sta facendo discutere i ciclisti
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I ciclisti amatoriali dovranno pagare quella che è stata ribattezzata subito come tassa del sudore per partecipare a qualsiasi gara.

25 euro a testa per la tassa del sudore

La federazione ciclistica italiana, il 22 dicembre ha approvato una norma che impone il versamento di una tassa anche per i ciclisti amatoriali, nel caso vogliano partecipare a qualsiasi gara. Anche per le competizioni amatoriali si dovranno versare 25 euro annue, a partire dal 2018. In cambio i ciclisti riceveranno una "Bike Card", che però non fornisce nessun servizio né assicurativo né di altro tipo.

La normativa è cambiata

Prima di quella che i social network hanno subito ribattezzato la tassa del sudore (già introdotta per il running), i ciclisti intenzionati a partecipare a competizioni dovevano iscriversi almeno a uno dei 19 enti di promozione sportiva autorizzati dal Coni. Ma ora la Federciclismo passa a rivalersi direttamente sugli amatori, dopo i tentativi falliti di imporre il versamento di contributi agli organizzatori delle gare e ai partecipanti.

L'astensione di Uisp e Acsi

Gli enti di promozione sportiva, tranne Uisp e Acsi, dovranno quindi vendere ai loro iscritti anche la famigerata Bike Card. In caso contrario i ciclisti non potranno essere ammessi alle corse. Il provvedimento interesserà ogni genere di gara, anche quella più sconosciuta. Nel Novarese sono però molte le realtà associative che riuniscono appassionati del mondo a pedali: si prevede una stagione ciclistica infiammata.

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