Sabato 27 il libro del partigiano "Massiccio" presentato in Villa Marazza

Sabato 27 aprile il libro del partigiano "Massiccio".

Sabato 27 il libro del partigiano "Massiccio" presentato in Villa Marazza
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Il partigiano "Massiccio" presenterà il suo libro in Villa Marazza.

Il libro del partigiano "Massiccio" sarà presentato in Marazza

Le attività della fondazione Achille Marazza continuano senza sosta: sabato 27 aprile, per il ciclo «Gli ospiti del sabato», alle 16.30 nella fonoteca di Villa Marazza sarà presentato il libro del cavaliere Alessandro Maiocchi, partigiano garibaldino «Massiccio», dal titolo «Le memorie della nostra terra». Durante la presentazione interverranno il direttore della Fondazione Marazza Giovanni Cerutti, il responsabile del progetto Accendiamo la memoria Fabio Valeggia e il giornalista Daniele Godio, oltre che lo stesso autore. Daranno vita a un dialogo sulla genesi dell’ultima fatica letteraria del partigiano garibaldino «Massiccio», in cui racconta la storia della sua famiglia e dello sviluppo del territorio novarese.

Le prossime iniziative organizzate dalla biblioteca

Sabato 4 maggio, alle 16.30, in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Arona, il filosofo Giannino Piana dialogherà con Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica all’’Università di Bologna, senior Adjunct professor al Bologna Center della Johns Hopkins university. Già senatore della Repubblica e socio dal 2005 dell’Accademia dei Lincei. La settimana successiva sarà la volta di una trasferta in visita nelle terre del riso, il cereale per eccellenza, che sarà al centro della giornata di domenica 12 maggio. «Sarà un momento speciale - spiegano gli organizzatori - perché si ripercorrerà la storia del riso con una visita, inserita nell’ambito della manifestazione “leggere il territorio”, nella terra che è per antonomasia è la culla: il vercellese. La giornata, denominata “Vercelli: storia, natura, cultura e gastronomia del riso” prevede, grazie anche all’accompagnamento del giornalista Gianfranco Quaglia, una visita guidata alla tenuta “Colombara”; il pranzo della risaia e la “conoscenza” del principato di Lucedio splendida Abbazia cistercense che ha origini duecentesche, dove si producono le migliori qualità di riso. Ha una storia lunga nove secoli: fondata nel 1123 dai Monaci Cistercensi sui terreni del marchese Ranieri di Monferrato, i monaci introdussero, primi in Italia, agli inizi del '400, la coltivazione del riso. Con il passare del tempo, Lucedio divenne un centro di potere sia economico che politico. Info: 0322 844441».

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