Trovato morto a Colazza: a volte i secondi possono cambiare tutto

Il dramma avvenuto la scorsa settimana riaccende il dibattito sui defibrillatori

Trovato morto a Colazza: a volte i secondi possono cambiare tutto
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Trovato morto a Colazza: ad accorgersi della tragedia è stato un passante che si trovava per caso in via Molino.

Trovato morto a Colazza: i fatti

Era domenica 19 novembre quando a Colazza un uomo di 80 anni, residente a Milano, è stato trovato morto in via Molino. L'uomo è rimasto vittima di un malore mentre tornava da una gita dei boschi del paese. Della questione ci eravamo già occupati sia sul nostro sito internet che sul giornale cartaceo, ma ora la questione riaccende il dibattito sulla prevenzione delle tragedie e sull'attivazione tempestiva dei soccorsi. Infatti in questo caso, ad allertare il Comune e i soccorritori è stato un passante che si trovava in quel punto per caso. I volontari dell'Ambulanza del Vergante monitorano il territorio in modo capillare e sono intervenuti anche in questo caso tempestivamente. Ma quando sono arrivati sul posto, per la vittima non c'è stato nulla da fare.

L'importanza della formazione dei cittadini e dei defibrillatori

In caso di un malore improvviso, come quello che ha colpito l'uomo trovato morto a Colazza, i secondi possono fare la differenza. E spesso l'intervento anche tempestivo dei soccorritori non basta. Quello che serve infatti, è che gli stessi cittadini, e i passanti, siano formati all'uso del defibrillatore e alla segnalazione immediata del malore. Spicca ad esempio il caso del ciclista colpito da un malore lunedì scorso a Lesa. L'uomo è stato salvato miracolosamente solo grazie alla presenza in quel momento di un postino, un volontario della Croce rossa, che casualmente si trovava sulla strada e che ha praticato il massaggio cardiaco. Altrettanto fondamentale è anche la presenza sul territorio dei defibrillatori, che in molti casi possono salvare una vita e che sono ormai diffusi capillarmente anche in tutto il Vergante.

I consigli del sindaco per prevenire gli incidenti

Oltre alla presenza di una rete di soccorsi e di cittadini formati allo scopo, in questi casi è fondamentale anche la comunicazione della propria posizione. In caso di emergenza infatti, è sempre necessario che qualcuno sappia dove ci troviamo per avvertire immediatamente i soccorritori se qualcosa va storto. "In questo episodio - dice il sindaco Ileana Sbalzarini - difficilmente saremmo stati in grado di trovarlo in breve tempo e di avvisare la famiglia. Sottolineo una volta di più una raccomandazione che potrebbe salvare la vita a tutti i cittadini: quando ci si allontana dai centri abitati è sempre meglio far sapere a una persona di fiducia dove si va. Solo così possiamo essere sicuri di riuscire a soccorrere chi si sente male o si trova in difficoltà".

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