Castelletto dice addio alla titolare della ditta Splendor

Dolores Iadanza è scomparsa a soli 60 anni

Castelletto dice addio alla titolare della ditta Splendor
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Castelletto dice addio alla ex accompagnatrice dello scuolabus e titolare della ditta di pulizie. Dolores Iadanza scompare a soli 60 anni.

Castelletto dice addio a Iadanza

In tantissimi venerdì 28 dicembre hanno partecipato al funerale di Dolores Iadanza, scomparsa a soli 60 anni la mattina di Natale a causa di una malattia che in breve tempo ha consumato tutte le sue energie. La chiesa di Santa Maria d’Egro riusciva a malapena a contenere le tante persone che sono accorse al cimitero per porgere l’ultimo saluto a una donna che nel corso della vita ha ricoperto diversi ruoli nella società castellettese, facendosi conoscere e amare da tutti.  Nata a Casagiove, in provincia di Caserta, Iadanza si trasferì presto ad Avellino, dove nel 1975 conobbe l’amore della sua vita, il marito Mario. Presto i due si sposarono, si trasferirono a Castelletto e formarono una famiglia, dando alla luce le figlie Antonella e Pina.

Una vita intensa con diversi impieghi in paese

Iadanza non è sempre stata un'imprenditrice. "All’epoca, quando ci siamo trasferiti a Castelletto, abitavamo sul Sempione - racconta infatti il marito - in seguito ci siamo trasferiti in centro e poi in un’altra via del paese. Nel 1984 Dolores ha cominciato a lavorare come cuoca alla casa di riposo. Ma questo non è stato il suo unico lavoro. Infatti prima si è messa al servizio del Comune, lavorando come accompagnatrice sul pullman della Giuliani e Laudi, e poi si è occupata delle pulizie per 5 o 6 anni. Dopo questo primo periodo di formazione, ha deciso di aprire una ditta di pulizie tutta sua, che ha cambiato diverse volte nome, fino a diventare l’attuale Splendor. Così capita che in molti in paese si ricordino di lei per il periodo alla casa di riposo, ma altri la conoscono per i servizi di pulizia che offriva ai condomini e altri ancora, ragazzi che una volta erano bambini e che ora hanno 25 o 30 anni, la ricordano con affetto per il suo servizio sui pullman".

Una donna dal cuore grande

Dolores Iadanza era poi anche e soprattutto una mamma e una donna con una spiccata predisposizione per la cura dei bambini e la generosità d’animo. "Era una persona buona - continua il marito - spesso aiutava economicamente o in altri modi alcune famiglie che aveva avuto modo di conoscere durante il suo lavoro. E ancora più spesso, quando questo accadeva, a noi non diceva nulla. Lo abbiamo saputo in questi giorni parlando con le tante persone che ci hanno porto le condoglianze. Dolores non amava apparire, se faceva qualcosa di buono voleva tenerlo per sé e per le persone che aiutava. Poi ha sempre avuto una passione per l’educazione dei bambini. Soprattutto quando abitavamo in condominio si occupava dei bambini anche delle altre famiglie, sapeva quali erano i loro gusti per quanto riguardava cibo e giochi e li coccolava in ogni modo. Per loro era un mito, la chiamavano “Dodo” e la venivano spesso a cercare".

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