Oleggio: ore di angoscia per la famiglia dispersa a Genova

Cristian Cecala, la moglie Dawna Munroe e la loro figlia Crystal di 9 anni non si trovano dal momento della tragedia.

Oleggio: ore di angoscia per la famiglia dispersa a Genova
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Oleggio fa il tifo per la famiglia dispersa nel crollo di Genova: Cristian Cecala, la moglie Dawna Munroe e la loro figlia Crystal di 9 anni non si trovano dal momento della tragedia.

La preoccupazione di Oleggio

Sono tante le persone che in queste ore vivono con il fiato sospeso per sapere se Cristia Cecala, la moglie Dawna Munroe e la loro figlia Crystal di 9 anni sono stati trovati tra le macerie del ponte Morandi. Sono tanti i messaggi per loro che si leggono sui social. «Lunedì un angelo passando vicino a casa , mi ha salutato sorridendo " domani parto in vacanza con mamma e papà". Dicono che forse quell'angelo ed i suoi genitori stanno riposando sotto quel maledetto ponte. Qui tra le case regna un silenzio assordante. Nessuno alza lo sguardo , tutti aspettano la notizia di una voce , un segno che dia speranze. Tornate vi aspettiamo».  «Lunedì anch'io li ho visto, bellissimi e bellissima lei. Aspettava il suo papà fuori» scrive un'altra persona. E ancora «Li ho visti lunedì al mercato, mi ha colpito la bimba, bellissima con le treccine un amore...non posso pensare che sia sotto le macerie». 

Una famiglia riservata

Cristian Cecala ha sposato Dawna Munroe, di origine giamacaina, nel 2008. L'anno successivo è nata la loro bambina, Crystal. Cristian, 43 anni, lavora insieme al fratello Antonio, che in queste ore è a Genova per cercare sue notizie, nell'azienda edile di famiglia nella frazione Bedisco. Pur essendo abbastanza conosciuti in paese vengono descritti da tutti come una famiglia riservata. Quel terribile 14 agosto stavano viaggiando in auto verso Livorno per prendere il traghetto e raggiungere l'isola d'Elba per una vacanza. Non sono mai saliti sul traghetto e nessuno li ha più sentiti dal momento del crollo.

Proseguono le ricerche

Intanto i soccorritori continuano a cercare tra le macerie. La più grande difficoltà è spostare i grossi blocchi di cemento armato per trovare altri dispersi. Secondo i calcoli mancherebbero all'appello tra le 10 e le 20 persone, mentre il conto dei morti è ormai arrivato a 39. 16 le persone ferite, alcune in maniera grave. C'è poi un dramma nel dramma: sono oltre 600 le persone che non possono ritornare nelle proprie case a causa del rischio del crollo dell'altra parte di ponte.

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