Prescritto reato: prosciugava i conti dei clienti

L'ex direttrice delle Poste di Nebbiuno era a processo dal 2002

Prescritto reato: prosciugava i conti dei clienti
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Prescritto reato della ex direttrice delle poste di Nebbiuno: il processo era in corso dal 2008.

Prescritto reato: un processo infinito

Il tribunale di Verbania ha giudicato prescritto il reato commesso dalla ex direttrice delle Poste di Nebbiuno, Laura Bassetti. Secondo l'accusa la donna sarebbe la responsabile di una lunga serie di truffe ai danni dei risparmiatori, la gran parte dei quali pensionati. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione della Corte di Appello di Torino, i cui giudici hanno anche estinto – perché depenalizzato – il reato di falso in scrittura privata. Lo scandalo era scoppiato nel 2002, quando una signora, non trovando traccia della propria pensione sul conto corrente, aveva sporto denuncia. Gli ammanchi accertati in un secondo momento dagli ispettori delle Poste ammontavano a circa 3 milioni e 700mila euro.

Una lunghissima storia processuale

In aula Bassetti fu chiamata a rispondere alle accuse dei correntisti a partire dal 2008. In primo grado fu condannata a 7 anni di reclusione (per fatti dal settembre 2000 in avanti, perché quelli precedenti erano già caduti in prescrizione). Lei aveva tentato di fornire una spiegazione che poi le indagini degli uomini della Procura e della Guardia di Finanza avevano smontato. "Sono ludopatica", aveva detto. Era una bugia per coprire le truffe e la vergogna. Le Poste, nel frattempo, hanno restituito il maltolto ai clienti raggirati.

Il commento del legale dei clienti raggirati

Gli ex clienti che si sono visti prosciugare il conto non hanno accolto la notizia della prescrizione con grande favore, anche se i soldi sottratti sono stati restituiti. "«Innanzitutto non posso non rilevare come fatti risalenti al 2002 siano arrivati in Appello soltanto nel 2017 - dice l’avvocato Patrich Rabaini, difensore di 26 delle 46 parti civili nel processo - ciò detto e tenuto conto del fatto che a suo tempo Bassetti confessò il reato, sottolineo che i miei clienti, così come gli altri difesi dai miei colleghi, erano già stati risarciti in merito al danno morale, che questa sentenza di prescrizione non ha riformato".

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