Rapina clienti del bar di Dormelletto con una pistola finta

Colpo in pieno giorno sul lungolago

Rapina clienti del bar di Dormelletto con una pistola finta
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Rapina clienti e titolare del Lake bar utilizzando una pistola probabilmente finta e coprendosi il volto con un cappuccio.

Rapina clienti del Lake bar

E' avvenuto verso le 14 di mercoledì 18 il rocambolesco colpo ai danni del Lake bar sul lungolago. Un malvivente si è avvicinato al locale dopo l'ora di pranzo con l'intenzione di rapinare i clienti e la titolare. "E' sbucato dalla strada in fondo alla passeggiata del lungolago - dicono dal bar - puntando già la pistola verso di noi. Aveva il volto coperto e si è mosso decisamente verso l'ingresso del locale. Ci ha intimato di consegnargli tutto quello che avevamo nel portafogli, la collana della titolare e il cellulare del figlio della proprietaria".

Il criminale ha usato una pistola quasi certamente giocattolo

Secondo le prime ricostruzioni dell'accaduto il criminale avrebbe utilizzato una pistola finta per compiere la rapina. "Sul momento non ce ne siamo accorti distintamente, anche perché eravamo parecchio spaventati - continuano dal bar - ma poi controllando meglio ci siamo resi conto che la pistola era finta. Il malvivente poi era piuttosto agitato: ha portato via i soldi che avevamo nel portafogli, ma non ci ha neanche chiesto di svuotare la cassa, o di consegnargli le borse". Il bottino raccolto dal rapinatore ammonta a 60 euro in contanti, una collana e un orologio.

Dopo il colpo il rapinatore è fuggito a piedi

Una volta che si è fatto consegnare la refurtiva il criminale è scappato a piedi ripercorrendo la strada dalla quale era venuto. "Ha gettato il cellulare del figlio della titolare - dicono dal locale - poco più avanti. Probabilmente voleva solo evitare che chiamassimo i carabinieri troppo in fretta e non voleva essere localizzato. In tanti anni che siamo qui è la prima volta che ci capita una situazione di questo tipo. Abbiamo provveduto subito a installare le telecamere di videosorveglianza per evitare che episodi simili si ripetano". Sul caso ora indagano i carabinieri del Comando di Arona.

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