Rubano al cimitero di Borgo Ticino: "E' la quarta volta che portano via la foto di papà"
Nel mirino la foto dell'ex vicesindaco Bocchetti
Rubano al cimitero del paese per dispetto. Sottratta più volte l'epigrafe dell'ex vicesindaco Bocchetti.
Un caso che fa discutere
E’ un caso davvero preoccupante quello che in questi giorni è stato denunciato dalla famiglia dell’ex vicesindaco borgoticinese e cassiere del circolo del Pd Graziano Bocchetti. L’epigrafe con la foto dell’uomo, scomparso il 22 dicembre dello scorso anno, è stata ripetutamente rubata dalla tomba di famiglia, all’interno del cimitero del paese. "La prima volta - racconta la figlia Serena - pensavamo che a portare via la foto di papà potesse essere stato il vento. Ma poi è successo altre quattro volte, sempre con le stesse modalità".
Rubano al cimitero sempre con le stesse modalità
Le modalità di azione dei ladri sembrano sempre le stesse. "Nel fine settimana - prosegue la figlia di Bocchetti - probabilmente sfruttando il momento di maggiore afflusso dei cittadini al cimitero, qualcuno strappa l’epigrafe e se ne va, indisturbato, come se nulla fosse. Una volta è successo che mia madre andasse a trovare papà sulla sua tomba: quando è arrivata la foto era lì, quando poi è tornata sul posto, pochi minuti dopo, l’epigrafe era sparita. Non essendoci ancora l’incisione sulla pietra, capita che quando l’epigrafe sparisce qualcuno ci chiami per dirci: “Ma avete spostato Graziano? Dov’è la sua tomba?”. E’ una cosa terribile, e avviene probabilmente per un dispetto di qualche insensibile".
Le telecamere non possono essere d'aiuto
Per cercare di risalire all’identità dei ladri di foto, la famiglia si è informata anche sulla presenza di immagini di sorveglianza nel cimitero. "Abbiamo scoperto - continua la figlia Serena Bocchetti - che le telecamere però riprendono solo l’ingresso dell’area. E quindi diventa difficile riuscire a risalire all’identità di chi commette questo gesto. Abbiamo contattato anche il sindaco Alessandro Marchese, e lui da parte sua ha pubblicato un annuncio su Facebook e all’ingresso del cimitero per mettere in guardia da episodi come questo. Credo che ora sia il caso di fare qualcosa di più: un episodio simile era accaduto anche per la tomba di Gennaro Mastroianni, dalla quale erano state portate via le mostrine da parà, penso che sia davvero terribile venire a sapere che qualcuno possa compiere gesti simili".