Sequestro record Finanza: 10 milioni di pezzi

Sequestro record Finanza: 10 milioni di pezzi
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Sequestro record Finanza: 10 milioni di pezzi. E’ successo nel Torinese. Trovati anche piercing pericolosi. 70 i lavoratori in nero individuati.

Sequestro record Finanza: 10 milioni di pezzi

Quando la Guardia di Finanza “punta” una società di vendita cinese quasi sempre finisce poi per sequestrare centinaia di migliaia di oggetti. Prodotti non a norma e quindi “insicuri”, come vengono definiti. Questa volta ben 10 milioni di articoli sono stati sequestrati al termine di un’operazione che ha evidenziato anche una grossa evasione fiscale e portato all’individuazione di 70 lavoratori in nero.

I dettagli dell’operazione

La Guardia di Finanza di Torino ha agito nei confronti di una fitta rete di società, tutte riconducibili a soggetti di etnia cinese, operanti a Torino e in alcuni comuni dell’hinterland. Indagato anche un imprenditore di Monza da cui le imprese torinesi si rifornivano.
L’intervento dei Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha appurato come un notevole numero di prodotti erano venduti con false certificazioni di conformità. Altre senza alcuna indicazione circa la denominazione legale o merceologica.

Assenti anche i dati dell’importatore e l’indicazione di presenza di materiali o sostanze pericolose. Il tutto con evidenti rischi per la sicurezza degli ignari consumatori.
Tra gli articoli sequestrati, centinaia di piercing, orecchini, ciglia e unghie finte. Tutti potenzialmente dannosi per la salute, perché costruiti con materiali non certificati e non testati. Quindi, a contatto con la pelle, potrebbero rilasciare sostanze tossiche o nocive.

Numerosi anche gli articoli di elettronica tolti dal mercato perché sprovvisti del marchio di conformità CE o che riportavano marchi palesemente contraffatti.

Evasione milionaria e lavoro nero

Nel corso dell’intervento è anche emerso che alcune delle società coinvolte nell’indagine, impiegavano abitualmente un gran numero di lavoratori in nero. Si tratta di pachistani, nigeriani, ma anche di un italiano. Una di quest’ultime aziende, un grosso market di Santena, era tra l’altro sconosciuta al fisco. L’approfondimento del controllo fiscale ha accertato un’evasione fiscale milionaria.

Cinque i responsabili denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per i reati contraffazione, vendita di prodotti pericolosi ed evasione fiscale.

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