Striscione di Forza nuova la risposta di Anpi

Sullo striscione di Forza nuova era scritto "Rimpatrio immediato": il giorno dopo il gesto è stato rivendicato online

Striscione di Forza nuova la risposta di Anpi
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Nella serata di domenica 3 dicembre uno striscione di Forza nuova è comparso su un ponte ferroviario in città.

L'Anpi risponde con un comunicato allo striscione di Forza nuova

"Nella sera di domenica 3 dicembre, è apparso sul ponte ferroviario della SP 229 uno striscione su cui è stata scritta una frase con evidente intento razzista. Un’organizzazione neofascista ha rivendicato il “blitz” con un comunicato on line - inizia così la risposta dell'associazione nazionale partigiani d'Italia al gesto di Forza nuova a Borgomanero - condanniamo questa azione, prima di tutto, per il suo contenuto teso a cavalcare la gelida ondata xenofoba che ormai da anni si è abbattuta sull’intera Europa".

L'associazione usa parole di condanna

"Contrapponiamo alla frode di lugubri e minacciosi slogan la forza della ragione, della pace e della democrazia. Siamo convinti che i problemi che la nostra società si trova ad affrontare non possano avere soluzioni semplici e sbrigative e non si possono affrontare con la pancia dei fanatismi, né con la riproposizione di quei miti irrazionali che hanno sempre portato al nostro Paese solo miseria, barbarie e innumerevoli lutti. Denunciamo la ricerca di visibilità politica e mediatica alla base di simili gesti, né ci facciamo ingannare dalle loro modalità apparentemente “soft” e poco invasive, tese solo a conquistare spazi e legittimazione in attesa di esibire il vero teschio del fascismo, quello di sempre. Con maggiore forza denunciamo la natura provocatoria e offensiva dell’atto neofascista".

Sullo stesso punto caddero due partigiani

"Come sempre - continua l'Anpi - insultano i vivi e non hanno alcun rispetto per i morti. Alla base del ponte ferroviario dove è comparso lo striscione neofascista, c’è la lapide di due caduti partigiani: Albino Alborghetti e Battista Zappelloni. Albino Alborghetti era nato a Trescore Balneario (BG) il 6 gennaio 1926 e faceva parte della 1a brg. “Eugenio Curiel” col nome di battaglia di Selvaggio. Cadde il 22 aprile 1945, tre giorni prima della liberazione. Insieme a lui fu ucciso dai fascisti Battista Zappelloni, nato a Borgomanero il 5 agosto 1919. Operaio elettricista, chiamato dai compagni d’armi Tino, era da più di un anno combattente nell’81a brg. volante Silvio Loss".

La conclusione e l'invito alle forze democratiche

" Il luogo del loro sacrificio fu una delle mete delle celebrazioni del primo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Sono caduti per la libertà. Ora, nelle pieghe di quella libertà si insinua subdolamente chi vorrebbe di nuovo e per sempre seppellirla. Chiediamo, con forza, che tutte le forze democratiche, i cittadini e le Istituzioni si mobilitino - concludono dal direttivo dell'associazione - per respingere il ritorno di idee e movimenti che si rifanno al fascismo e al nazismo, ricordando a tutti che quella ideologia e quei movimenti, per l’Italia e per l’Europa, hanno significato guerra, sterminio di intere popolazioni, sottomissione di intere nazioni, rinnegando i più elementari diritti umani e conculcando per tutti il diritto alla libertà. Se lo scopo è intimidire, noi non ci lasciamo intimidire. Se lo scopo è far rinascere un sentimento di odio, noi non offriremo loro nessun alibi".

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